Una scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4:17 del 6 febbraio la zona al confine tra la Turchia e la Siria. Sono seguite numerose scosse di assestamento, anche di intensità elevata. Le vittime accertate sono ormai decine di migliaia. Resta drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno avuto e hanno bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua, e per le rigide condizioni climatiche.
In entrambi i Paesi gli operatori e i volontari di Caritas hanno subito distribuito cibo, acqua, coperte, materassi agli sfollati accolti nei diversi centri, e hanno verificato i bisogni e le condizioni di sicurezza per la pianificazione di interventi più organici. Caritas Italiana è presente sul terreno con due operatori che coordinano gli interventi.
La Presidenza della CEI ha indetto una colletta nazionale come “segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite”.