Khrystyna è arrivata in Italia a giugno 2022, in autobus dalla Polonia, con il figlio di due anni e ha raggiunto direttamente Roma. La sua scelta è stata dettata dal fatto che da diversi anni sua madre vive e lavora stabilmente nella Capitale. È dunque lei il suo punto di riferimento.
Durante il lungo viaggio è stato rubato il passeggino di suo figlio. Ed è proprio questa la prima richiesta cha fa Khrystyna quando si siede per il colloquio. Non si lamenta della sua situazione economica: chiede un passeggino.
L’altra sua preoccupazione è quella di inserire il bambino in un asilo nido. Grazie alla rete creata con altri Enti del territorio è stata inviata all’associazione “Salvamamme” che le ha consegnato il tanto desiderato passeggino. È stato anche contattato il Comune di riferimento per poter fare l’iscrizione all’asilo nido.
La presenza della nonna è sicuramente un valido sostegno e lei ci fa molto affidamento, soprattutto per quanto riguarda la cura del bambino. Tante per lei le difficoltà incontrate nel gestire le diverse pratiche burocratiche necessarie al loro inserimento in Italia.
Il progetto Welcome Mama si rivela per lei un efficace supporto. La madre di Khrystyna lavora e ciononostante riesce con la figlia a gestire questa nuova ed inaspettata situazione. Khrystyna può dedicarsi ad attività utili al suo inserimento nel territorio, come ad esempio la presenza alla scuola d’italiano della Caritas, alla quale si è iscritta e che sta frequentando con successo. Nel suo Paese d’origine si è laureata in lingue straniere e ha sempre lavorato nel settore turistico presso un’agenzia di viaggi, avendo quindi conoscenza della lingua inglese e familiarità anche con quella italiana. Il suo livello linguistico non è però sufficiente a un inserimento diretto nell’ambito lavorativo in Italia, che richiede talune competenze che lei ancora deve maturare.
Khrystyna è stata supportata nella presentazione della domanda per il contributo economico erogato da parte dello Stato italiano a sostegno delle persone in fuga dalla guerra ucraina. In attesa della risposta per il contributo economico, al fine di sostenere l’intero nucleo, che al momento è mantenuto solo dal lavoro della mamma, si è intervenuti con un aiuto alimentare, grazie all’erogazione di buoni spesa.